Il sogno di una società più giusta
da Gioacchino da Fiore a Barack Obama
Istituto Tecnico Commerciale
SOVERATO
sabato 13 dicembre 2008 - ore 17,00
Tavola rotonda promossa da Metasud, Il Calabrone, Circolo Placanica
Intervengono:
Mario Alcaro - docente di Storia della filosofia all’Università della Calabria.
Armando Vitale - Preside del Liceo Classico Galluppi di Catanzaro
Don Mimmo Battaglia - Presidente della Federazione Italiana Comunità Terapeutiche
Emiliano Morrone - Direttore Responsabile del Laboratorio di Produzione Culturale "La Voce di Fiore"
Salvatore Marino - Docente Liceo Scientifico Soverato
Movimento Onda Calabra - Unical Cosenza
Coordina:
Mimmo Loiero di Metasud, redattore de "Il Calabrone"
Un fantasma si aggira tra gli Usa e la vecchia Europa. Lo si è visto passeggiare inquieto tra le rovine fumanti di mutui, titoli e derivati, senza degnare di uno sguardo Dow-Jones, Nikkei e Mibtel, lo si è visto anche fare rapide apparizioni nei blog di vecchi pensatori marxisti e aleggiare con un vero ectoplasma tra pagine coraniche e cappucci massonici.
E' il fantasma di quello che fu una persona scomoda. Frate, predicatore, profeta, mistico, filosofo, innovatore, sognatore rivoluzionario, teologo, saggista, artista grafico e calabrese.
E' il fantasma di Gioacchino da Fiore.
Come i fantasmi che si rispettano, Gioacchino non si è presentato così per caso, ma è stato regolarmente evocato.
Nientepocodimenochè da Barack Obama, neo-presidente degli Stati Uniti.
Obama, nella sua campagna elettorale, lo ha definito "maestro della civiltà contemporanea" e "ispiratore di un mondo più giusto" destando stupore e sensazione nel mondo politico-mediatico italiano dove poco si sa di Barack Obama e pochissimo o niente si sa del monaco calabrese che, nel 12° sec. teneva testa a papi re e imperatori.
Sabato 13 dicembre, alle 17,00, a Soverato, nell'auditorium dell'Istituto Tecnico Commerciale, in una tavola rotonda, si parlerà di loro per parlare del sogno e del bisogno di una società più giusta, migliore, più rispettosa dell'uomo e della natura.Per parlare di politica e di economia.
Oggi che un'economia, non più basata sul lavoro e sul valore dell'uomo, sta crollando.
Oggi che una politica, diventata guerra per bande, esclude i cittadini dalla partecipazione reale.
Al dibattito interverranno uomini di cultura, studenti e persone impegnate nella società civile, ma l'invito alla partecipazione è per tutti i cittadini e soprattutto per i giovani.
Nessun commento:
Posta un commento