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Catanzaro - “Il Piano dell’Azienda Sanitaria Provinciale tendente a ridurre il numero delle guardie mediche da 60 a 27 postazioni, non solo è inopportuno dal punto di vista assistenziale, ma produrrà effetti negativi anche in termini occupazionali. Ecco perché l’Ugl sanità contesta tale decisione e invita il direttore generale a riconsiderare eventuali decisioni già adottate”.
E’ quanto sostiene Vincenzo Ursini, segretario provinciale del Comparto, che, senza mezzi termini, interviene sull’argomento, dopo le contestazioni, già ufficializzate all’Asp, della Fimmg, della Cgil-Fp e dello Smani.
“Siamo in presenza – aggiunge il sindacalista – di un vero e proprio smantellamento della sanità pubblica territoriale che, anziché essere supportata e potenziata, subisce un ulteriore depotenziamento, a danno dei cittadini residenti nel piccoli comuni di montagna, quasi sempre lontani dai pubblici ospedali. Ciò porterà inevitabilmente – aggiunge Ursini – ad un aumento delle prestazioni improprie (meglio conosciute come “codice bianco”) nelle Unità di Pronto Soccorso degli ospedali di Catanzaro, Soverato e Lamezia Terme, con un conseguente aumento della spesa sanitaria”...
E’ quanto sostiene Vincenzo Ursini, segretario provinciale del Comparto, che, senza mezzi termini, interviene sull’argomento, dopo le contestazioni, già ufficializzate all’Asp, della Fimmg, della Cgil-Fp e dello Smani.
“Siamo in presenza – aggiunge il sindacalista – di un vero e proprio smantellamento della sanità pubblica territoriale che, anziché essere supportata e potenziata, subisce un ulteriore depotenziamento, a danno dei cittadini residenti nel piccoli comuni di montagna, quasi sempre lontani dai pubblici ospedali. Ciò porterà inevitabilmente – aggiunge Ursini – ad un aumento delle prestazioni improprie (meglio conosciute come “codice bianco”) nelle Unità di Pronto Soccorso degli ospedali di Catanzaro, Soverato e Lamezia Terme, con un conseguente aumento della spesa sanitaria”...
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