Dal 5 giugno al 30 agosto il MACK – Museo d’Arte Contemporanea di Crotone dedica una personale all’artista e maestro della vetro-fusione Silvio Vigliaturo.
Le svariate tematiche affrontate in questa mostra attestano dell’enorme curiosità che ha contraddistinto tutto il percorso artistico di Vigliaturo, ed in particolare quello degli ultimi anni. Ogni sala del museo è infatti caratterizzata da un’installazione o da un insieme di opere legate da uno stesso tema, tutte, ad ogni modo, riflessi di un pensiero vivace, attento e capace di dare un’interpretazione critica del presente in cui viviamo.
Testimonianza lampante di ciò sono la serie di dipinti dal significativo titolo Dispersone=Dispersione+Persone e l’installazione Babele, Torre dell’Amore?; che ci restituiscono la lettura problematica che l’artista da dell’uomo contemporaneo e della sua incapacità di instaurare rapporti significativi, costantemente circondato dai suoi simili e tuttavia disperso, preda del caos dei moderni baccanali, vere e proprie affermazioni di una confusione che sembra intridere ormai ogni aspetto della nostra vita quotidiana.
Le due sculture in vetro dal titolo Vibrazioni Musicali e La Ballerina ci regalano, invece, un tributo allo spirito di leggerezza, alla vitalità e alla poeticità di quei corpi capaci di diventare suoni e accenti, all’eleganza della danza e all’armonia della musica che per l’artista sono un tutt’uno inscindibile.
Un’altra sala accoglie i Segni di luce, sculture in vetro che rappresentarono i XX Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, di cui Vigliaturo fu unico testimonial artistico.
Vi sono ancora i Monoliti, maestosi risultati delle ultime innovative ricerche fatte dall’artista sulle infinite possibilità espressive del vetro.
Ma ad essere il vero centro di questa mostra è il Mediterraneo, di cui Vigliaturo fa propri i colori caldi ed intensi tipici delle sue coste, attraverso la costruzione in vetro con parti mobili ritraente la pianta del fico d’india – vero e proprio emblema della mediterraneità – e l’ acqua del mare, che l’artista appare in grado di includere all’interno delle proprie sculture in vetro. Vigliaturo è un illusionista che, soffiando nel vetro, sembra saper rendere densa, solida, ogni singola particella d’acqua, pur mantenendone inalterata la fluidità, tanto che le stesse figure dei suoi personaggi sembrano fluttuare in un mare che ne trasforma i lineamenti restituendoli incredibilmente sinuosi e armonici, come, appunto, le onde delicate del Mediterraneo.
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Le svariate tematiche affrontate in questa mostra attestano dell’enorme curiosità che ha contraddistinto tutto il percorso artistico di Vigliaturo, ed in particolare quello degli ultimi anni. Ogni sala del museo è infatti caratterizzata da un’installazione o da un insieme di opere legate da uno stesso tema, tutte, ad ogni modo, riflessi di un pensiero vivace, attento e capace di dare un’interpretazione critica del presente in cui viviamo.
Testimonianza lampante di ciò sono la serie di dipinti dal significativo titolo Dispersone=Dispersione+Persone e l’installazione Babele, Torre dell’Amore?; che ci restituiscono la lettura problematica che l’artista da dell’uomo contemporaneo e della sua incapacità di instaurare rapporti significativi, costantemente circondato dai suoi simili e tuttavia disperso, preda del caos dei moderni baccanali, vere e proprie affermazioni di una confusione che sembra intridere ormai ogni aspetto della nostra vita quotidiana.
Le due sculture in vetro dal titolo Vibrazioni Musicali e La Ballerina ci regalano, invece, un tributo allo spirito di leggerezza, alla vitalità e alla poeticità di quei corpi capaci di diventare suoni e accenti, all’eleganza della danza e all’armonia della musica che per l’artista sono un tutt’uno inscindibile.
Un’altra sala accoglie i Segni di luce, sculture in vetro che rappresentarono i XX Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, di cui Vigliaturo fu unico testimonial artistico.
Vi sono ancora i Monoliti, maestosi risultati delle ultime innovative ricerche fatte dall’artista sulle infinite possibilità espressive del vetro.
Ma ad essere il vero centro di questa mostra è il Mediterraneo, di cui Vigliaturo fa propri i colori caldi ed intensi tipici delle sue coste, attraverso la costruzione in vetro con parti mobili ritraente la pianta del fico d’india – vero e proprio emblema della mediterraneità – e l’ acqua del mare, che l’artista appare in grado di includere all’interno delle proprie sculture in vetro. Vigliaturo è un illusionista che, soffiando nel vetro, sembra saper rendere densa, solida, ogni singola particella d’acqua, pur mantenendone inalterata la fluidità, tanto che le stesse figure dei suoi personaggi sembrano fluttuare in un mare che ne trasforma i lineamenti restituendoli incredibilmente sinuosi e armonici, come, appunto, le onde delicate del Mediterraneo.
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Silvio Vigliaturo, Torre
.Mostra: Acqua Mediterranea, solidificazione, colore di Vigliaturo
Luogo: MACK – Museo d’Arte Contemporanea KrotonePalazzo Barracco, Piazza Castello 20, Crotone
Vernissage: 5 giugno 2009 ore 19:00
Orario mostra: da martedì a domenica, ore 17,00-21,00 lunedì chiuso
Curatore: Tatiana Forte e Gianfranco Labrosciano
Periodo: dal 5 giugno al 30 agosto 2009
Info: 0962.905714 – 0962.952625 www.fondazioneodyssea.it
Ufficio stampa MACA
0119422568 - maca@museovigliaturo.it - www.museovigliaturo.it
Vernissage: 5 giugno 2009 ore 19:00
Orario mostra: da martedì a domenica, ore 17,00-21,00 lunedì chiuso
Curatore: Tatiana Forte e Gianfranco Labrosciano
Periodo: dal 5 giugno al 30 agosto 2009
Info: 0962.905714 – 0962.952625 www.fondazioneodyssea.it
Ufficio stampa MACA
0119422568 - maca@museovigliaturo.it - www.museovigliaturo.it
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