domenica 22 febbraio 2009

I medici che denunciano gli immigrati irregolari violano il Codice deontologico

Lo afferma l'Ordine dei Medici, che esprime forte dissenso al Ddl sicurezza del Governo, che abroga il divieto di denunciare alle autorità gli immigrati irregolari che si rivolgono alle strutture sanitarie pubbliche.

Domenico Condito
 
Fino ad oggi vigeva nel nostro Paese, un tempo faro di civiltà e umanità, il DIVIETO PER I MEDICI DI DENUNCIARE I CLANDESTINI che si rivolgono alle strutture sanitarie perché bisognosi di cure. Oggi questa norma ispirata ad alti principi etici e deontologici potrebbe essere cancellata da un provvedimento barbaro e disumano della maggioranza di centro-destra che governa l'Italia. E’ in discussione al Parlamento un emendamento al Ddl sicurezza del Governo Berlusconi che prevede l'abolizione del divieto di denuncia degli immigrati irregolari e l’introduzione della possibilità di denuncia da parte dei medici. L’emendamento già approvato in prima lettura al Senato è ora in discussione alla Camera. L’approvazione definitiva di tale provvedimento segnerebbe un ulteriore e grave arretramento della civiltà di questo Paese, già precipitato da tempo in un profondo degrado etico e culturale segnato colpevolmente dalla devastante deriva berlusconiana.

DA CATTOLICO mi sorprende, addolora e indigna che nel Paese, che è anche il centro mondiale del Cattolicesimo, la Chiesa non sia ancora intervenuta per denunciare con forza uno dei provvedimenti legislativi più disumani e anti-evangelici dell’Italia repubblicana, paragonabile alla barbarie delle leggi razziali emanate dal regime fascista. Eppure, anche nel passato più recente, la Conferenza Episcopale Italiana non si è astenuta dall’intervenire nella vita pubblica del nostro Paese in nome della difesa di valori ritenuti fondamentali, quali la libertà d’istruzione e la sacralità della vita. Evidentemente le ragioni dell’OPPORTUNISMO POLITICO sembrano prevalere, in questo caso, su quelle più nobili della “PARABOLA DEL BUON SAMARITANO”, fra le pagine più intense del Vangelo, senz'altro la più alta lezione d’umanità di tutti i tempi. VERGOGNA!

Non così, invece, L’ORDINE DE MEDICI che ha espresso con forza il proprio dissenso al Ddl sicurezza del Governo, che abroga il divieto di denunciare alle autorità gli immigrati irregolari che si rivolgono alle strutture sanitarie pubbliche. Nei giorni scorsi, il Consiglio Nazionale della Fnomceo (la Federazione degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri) ha approvato all’unanimità un documento in cui si afferma che i medici che denunciano gli immigrati irregolari, ai quali hanno prestato assistenza, potranno essere sanzionati per violazione del Codice deontologico. Nello stesso documento si chiarisce, inoltre, che la procedura di segnalazione si pone «in netto contrasto con i principi della deontologia medica, espressi in particolare dal giuramento professionale e dall'articolo 3 del Codice deontologico, che impongono ai medici di curare ogni individuo senza discriminazioni legate all'etnia, alla religione, al genere, all'ideologia, di mantenere il segreto professionale e di seguire le leggi quando non siano in contrasto con gli scopi della professione». Ne consegue che per quei medici che si dovessero attenere alle novità contenute nel Ddl sicurezza potrebbero scattare sanzioni disciplinari. Al contrario, la Fnomceo si schiererà a fianco dei medici che, non segnalando gli immigrati clandestini e non rispettando dunque la nuova normativa, «dovessero incorrere in procedimenti sanzionatori per aver ottemperato agli obblighi deontologici».
Il Consiglio Nazionale della Fnomceo, guidato da Amedeo Bianco, ha sottolineato, inoltre, il pericolo insito nella possibilità di denuncia, «che creerà percorsi clandestini di cura, sottraendo al controllo della sanità pubblica le patologie diffusive emergenti che rappresentano un grave pericolo per ogni individuo e per la società tutta e che oggi sono monitorate e controllate».
Per questi motivi i medici e gli odontoiatri italiani chiedono un'audizione urgente per spiegare e motivare nel dettaglio la propria contrarietà all'intervento. «Il Consiglio Nazionale – si legge nel documento – si appella al Parlamento con un fermo richiamo alle superiori esigenze di tutela della salute oltre che agli imprescindibili principi di solidarietà, patrimonio storico della nostra nazione. E sollecita pertanto la Camera a non approvare questo emendamento, contrastante con i principi fondanti del rapporto persona malata e medico, ripristinando quanto previsto dalla normativa precedente».

Vincent van Gogh - Il buon Samaritano

1 commento:

Dona Sra. Urtigão ha detto...

Muito triste que um assunto destes seja motivo de discussão quando deveria ser claro e óbvio.
Espero e desejo que prevaleçam a ética e a moral do cuidado com o semelhante ( assim como cuidado com o dessemelhante, seja ele animal, vegetal ou muneral)
Isso me traz à memória discussões sôbre ética do indivíduo e ética do grupo social, que mostram-se contraditórias em vários aspectos. Mas isso não vem ao caso, só levaria mais lenha a fogueira.
Abraço.

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