domenica 22 febbraio 2009

Il Pdci torna sulla questione del trasferimento dei Bronzi di Riace in Sardegna per il G8

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"Sulla vicenda del trasferimento dei Bronzi di Riace, Il Partito dei Comunisti Italiani rappresenta ormai l'unica voce fuori dal coro dopo che si è verificato il voltagabbana di larghi settori del PD, che dopo avere all'inizio duramente contestato l'ipotesi di un trasferimento dei Bronzi alla Maddalena per lo svolgimento del G8, nel giro di pochi giorni hanno cambiato repentinamente le loro posizioni per un indecente baratto politico".
E' quanto si afferma in una nota del Pdci. "Scopelliti ha fatto un sogno - afferma il consigliere comunale del Pdci, Massimo Canale - quello di andare con la moglie alla Maddalena portando con sé i Bronzi di Riace e consegnarli al presidente Berlusconi e ai capi di Stato del mondo. E in forza a questo tipo di convinzione il sindaco di Reggio Calabria svende la città. Tutto frutto di un compromesso, di una mediazione tra il ministro Bondi e Scopelliti a cui sarebbero state promesse grandi risorse di denaro per realizzare programmi nel campo della cultura e di un altro incomprensibile compromesso che riguarda l'istituzione dell'Area Metropolitana dello Stretto che passa trasversalmente tra il Pdl e parte del Pd che è d'accordo sul trasferimento dei Bronzi, tra cui il presidente del Consiglio Regionale, Giuseppe Bova, che ha dimostrato di avere una capacità non comune, cambiando repentinamente posizione da un giorno all'altro".
"Allora - conclude Canale - noi Comunisti Italiani, un partito che qualcuno vuole mettere da parte, abbiamo soltanto voluto manifestare il nostro dissenso rispetto a un sindaco che in forza alle proprie ambizioni personali è disposto a sacrificare l'interesse della città e si ricorda dei Bronzi di Riace solo perché il suo capo, Silvio Berlusconi, lo ha chiamato a rapporto".
"Il Partito dei Comunisti Italiani, inoltre - è scritto in un comunicato - ricorda come la città sulla questione si sia già pronunciata con il referendum del 2003, quando con una valanga di no espressa da decine e decine di migliaia di reggini fu seppellito il tentativo di Chiaravalloti e Zavettieri di procedere alla clonazione dei Bronzi. Infine, per quanto riguarda il problema della trasportabilità delle opere d'arte e dei gravi rischi cui esse sarebbero sottoposte nel caso di un loro trasferimento, è stato richiamato il parere assolutamente contrario ufficialmente comunicato in tempi non sospetti dall'Istituto Centrale per il Restauro di Roma: un fatto incontrovertibile e che diventa oggi insuperabile".
"Proprio per questo - conclude la nota - il Pdci ha lanciato un appello per la costituzione di un Comitato cittadino aperto a tutti coloro i quali hanno a cuore gli interessi della città contro la svendita di Reggio e per difendere la dignità della citta".

Il lungomare di Reggio Calabria

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