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Nessuno scontro sul trasferimento dei Bronzi in occasione del G8 a La Maddalena. Non ce n’è alcun bisogno. La città, infatti, nel 2003 ha già espresso con un referendum il suo no al trasloco altrove dei due ‘guerrieri’ di Riace. Il sindaco Scopelliti nell’incontro che avrà giovedì con il ministro Bondi si preoccupi piuttosto che i lavori di restauro del Museo nazionale della Magna Grecia non determinano, come ormai sembra, la chiusura al pubblico del museo stesso. E’ questo il vero rischio che si corre. E’ questo su cui porre la massima attenzione invece che inseguire le bizze e le manie di grandezza di Silvio Berlusconi”. Ad affermarlo, in una nota, è Ivan Tripodi, segretario del PdCI di Reggio Calabria. “Per quanto riguarda il trasferimento dei Bronzi di Riace – spiega Tripodi –, patrimonio e simbolo indiscusso della città, la partita per quanto ci riguarda è già chiusa prima di iniziare. La fragilità delle due statue è ampiamente risaputa e pensare di trasferirli dal Museo Nazionale di Reggio è impensabile. E’ un’eventualità che non sta né in cielo né in terra. Lo hanno ribadito a più riprese gli esperti. Non a caso i Bronzi sono custoditi in una grande sala appositamente realizzata e corredata da tecnologie sofisticatissime che, in caso di trasferimento, dovrebbe essere ricreata in loco con costi che sempre gli esperti stimano esorbitanti”. “Per questo – aggiunge il segretario cittadino del PdCI – reputo assurda e incoerente l’indecisione dimostrata finora dal sindaco Giuseppe Scopelliti che avrebbe dovuto rispondere subito no, senza ma e senza se, alla richiesta di Silvio Berlusconi. Silvio Berlusconi al quale, dopo lo scippo di preziose risorse per lo sviluppo del Sud e della nostra regione in particolare, diamo un consiglio: invece di pensare a questo insensato borseggio culturale, perché non inizia a preoccuparsi dei gravi problemi che assillano la Calabria. Ad iniziare dall’emergenza maltempo, dalla lotta alla ‘ndrangheta che imperversa sempre più incontrastata sul territorio, dai Consigli Comunali sciolti per mafia, dall’ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria e dal trasporto ferroviario, stradale e marittimo da terzo mondo, dai posti di lavoro che non ci sono e che il Governo di centrodestra continua a tagliare. Questi sì che sono i problemi che interessano ai cittadini calabresi. Gli argomenti che dovrebbero stare a cuore a chi ha un pur che minimo senso dello Stato. Altro che trasferimento dei Bronzi al G8!”. “Proprio mentre in Calabria si parla di stagione turistica a rischio a causa dei danni provocati dal maltempo – prosegue ancora Tripodi – c’è qualcuno che addirittura pensa in piena stagione estiva, nel mese di luglio, a trasferire i Bronzi di Riace in Sardegna. Non avevamo dubbi sull’inefficacia e sull’insensibilità del Governo Berlusconi nei confronti della nostra regione, ma in questo grave stato di emergenza in cui ci troviamo mai e poi mai pensavamo che si arrivasse a tanto, spostando l’attenzione su una discussione così fuori luogo e assurda”. Secondo Ivan Tripodi, “I cittadini si aspettano e meritano ben altro e il sindaco Giuseppe Scopelliti quando avrà davanti a sé il ministro Bondi non dovrà far altro che farsi interprete, e senza nessun tentennamento come finora ha fatto, della volontà popolare dei reggini che hanno già espresso a chiare lettere il no al trasferimento dei Bronzi di Riace”. “Capitolo a parte e ben più serio – conclude il segretario cittadino del PdCI - è invece quello di ottenere a nome della città dal ministro le massime garanzie che i lavori di restauro non porteranno alla chiusura del Museo nazionale della Magna Grecia, così come non è mai accaduto in nessuna parte del mondo. Le recenti dichiarazioni di Scopelliti in tal senso non fanno infatti presagire nulla buono. Per questo sono necessarie dovute garanzie da parte del ministero. Bisogna assicurare che le opere, Bronzi di Riace compresi, siano sempre fruibili a turisti e cittadini e perché no ai capi di Stato presenti al G8 che noi saremo ben lieti di ospitare. Questo è quello che più conta per Reggio, per la nostra regione e per il nostro turismo”.
I Bronzi di Riace
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