di Salvatore Taverniti
.SQUILLACE - La Calabria è esposta al rischio di terremoti potenzialmente devastanti, per i giganteschi canyon sottomarini di fronte al golfo di Squillace e per i vulcani di fango attivi proprio di fronte Crotone. Ciò si evince dalle prime analisi della campagna oceanografica “Magic” dell’Istituto nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale di Tieste, che insieme al Cnr sta lavorando per redigere una mappa dei fondali marini e identificare le zone a rischio geologico che potrebbero causare terremoti e tsunami. La nave “Ogs Explora” ha analizzato l’area del golfo di Taranto e del golfo di Squillace. “I canyon del golfo di Squillace – afferma Silvia Ceramicola, responsabile scientifica – stanno arretrando e si fratturano: un comportamento da tenere sotto controllo, così come quello dei vulcani di fango che sbuffano gas”.
Tali notizie creano notevole allarme nelle popolazioni e ovviamente nelle amministrazioni dei Comuni che gravitano di fronte al golfo di Squillace, tant’è che il sindaco di Squillace, Guido Rhodio, ha chiesto al prefetto di Catanzaro Sandro Calvosa, e all’assessore regionale alla Protezione civile, Luigi Incarnato, di convocare un incontro specifico di amministratori ed esperti per approfondire ogni opportuna misura preventiva. Rhodio ha scritto per lo stesso motivo anche al sottosegretario alla Protezione civile Guido Bertolaso, al presidente della Regione Agazio Loiero, alla sezione regionale dell’Anci, al responsabile dell’ufficio tecnico comunale Giuseppe Megna e al comandante della stazione dei Carabinieri di Squillace. “Personalmente – tiene a ricordare Rhodio - come presidente della Regione mi trovai a partecipare, circa quindici anni fa, ad una audizione presso la competente commissione del Senato, nella quale autorevoli esperti del settore comunicarono ai presidenti delle Regioni la mappa di probabili rischi, tra cui molto accentuato quello esistente nell’istmo calabrese tra il golfo di Squillace e quello di Sant’Eufemia”.
Tali notizie creano notevole allarme nelle popolazioni e ovviamente nelle amministrazioni dei Comuni che gravitano di fronte al golfo di Squillace, tant’è che il sindaco di Squillace, Guido Rhodio, ha chiesto al prefetto di Catanzaro Sandro Calvosa, e all’assessore regionale alla Protezione civile, Luigi Incarnato, di convocare un incontro specifico di amministratori ed esperti per approfondire ogni opportuna misura preventiva. Rhodio ha scritto per lo stesso motivo anche al sottosegretario alla Protezione civile Guido Bertolaso, al presidente della Regione Agazio Loiero, alla sezione regionale dell’Anci, al responsabile dell’ufficio tecnico comunale Giuseppe Megna e al comandante della stazione dei Carabinieri di Squillace. “Personalmente – tiene a ricordare Rhodio - come presidente della Regione mi trovai a partecipare, circa quindici anni fa, ad una audizione presso la competente commissione del Senato, nella quale autorevoli esperti del settore comunicarono ai presidenti delle Regioni la mappa di probabili rischi, tra cui molto accentuato quello esistente nell’istmo calabrese tra il golfo di Squillace e quello di Sant’Eufemia”.
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1 commento:
O prometido é devido meu amigo,
cá fico aguardando; entretanto vou
provando o polvo à lagareiro
para ver se continua famoso.
Quanto ao risco sísmico em Calabria,vamos pensando que
os técnicos também se enganam.
Abraço.Beijo para Laura.
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