martedì 6 luglio 2010

La fine del berlusconismo

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Il governo è in avanzato stato di decomposizione, e non saranno i sortilegi del “pifferaio magico” di Arcore a riportarlo in vita. Il tempo dell’illusionismo di regime è finito. La politica degli spot pubblicitari, utilizzati per imbonire il paese, crolla sotto il peso della crisi che ristabilisce senza pietà la misura reale degli uomini e delle cose. E’ la drammaticità del tempo presente che smaschera le miserie del potere, le sue menzogne, le sue contraddizioni e, soprattutto, la sua incapacità di corrispondere ai bisogni reali del paese. La verità è che non basta un capobanda per fare un governo, né le orge o gli affari del regime a tenere insieme una squadra dagli “appetiti” inestinguibili. Il “ghe pensi mi”, l’idea balzana che un uomo solo al comando potesse generare un “nuovo miracolo italiano”, sta lasciando il paese in braghe di tela, e adesso cominciano a capirlo anche gli elettori di centrodestra.
E’ la fine di un’epoca, ma anche il declino di un uomo e del suo sistema di potere. Il partito non risponde più alla voce del padrone, il governo è sempre più insofferente al suo “delirio di onnipotenza”, gli alleati delusi scalpitano e tornano a “imbracciare” fucili e baionette. E’ la storia oscena di un paese ingannato, costretto, da quattordici anni, a farsi carico dei problemi giudiziari del grande “menzognero d’Italia”, del suo ciclopico conflitto d’interessi, delle sue tristi perversioni, delle sue labilità psicologiche.
Ma il film volge al termine. La barzelletta della “ciulatina” con la cameriera, raccontata dal premier all’assemblea degli imprenditori in Brasile, segna la fine ingloriosa della volgarità al potere, ma è anche la tragica metafora della deriva etica e civile di un paese “mandato a puttane”. Così finisce il berlusconismo.
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Domenico Condito
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La misura delle cose...

1 commento:

Anonimo ha detto...

Quando leggo pensieri come questo mi viene da ridere! La fine di Berlusconi e del suo modo di concepire il "tutto"?
Qui sembra sfuggire un particolare importante. Questo personaggio altro non è che un miserabile delinquente, che si è msso a far politica al solo scopo di fare i suoi sporchi comodi e farla franca! Ma questo aspetto è PERFETTAMENTE conosciuto dal popolicchio che lo vota! Anzi, lo votano proprio perchè è un delinquente e sperano d'accodarsi a lui!
Ma voi pensate davvero che se questo paese fosse PER DAVVERO abitato in maggioranza da persone oneste, questo misero personaggio avrebbe mai avuto modo di arrivare al potere?
La ripsto è una soltanto: NOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!
Il problema NON E' LUI, il problema verò è il marciume del popolicchio italiano sul quale "lui" sguazza felice e contento.
ILLUSI!!!
Saverio da CZ

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