giovedì 25 settembre 2008

Libro di Giuseppe De Simone, docente all’Istituto Teologico “San Pio X”: LA MORALE SOCIALE DEI PADRI

Il volume è stato pubblicato dalle Edizioni Ursini nella collana “Quaderni di Vivarium”, diretta da don Vincenzo Lopasso

“La morale sociale dei Padri”: è il nuovo saggio del professore Giuseppe De Simone, docente all’Istituto Teologico Calabro “San Pio X”, pubblicato di recente dalle Edizioni Ursini.
“La Optatam totius - sottolinea in premessa mons. Domenico Graziani, vescovo di Crotone-Santa Severina - raccomandava di porre speciale cura nel perfezionare la teologia morale in modo che la sua esposizione scientifica, maggiormente fondata sulla Sacra Scrittura, illustri l’altezza della vocazione dei fedeli in Cristo e il loro obbligo di apportare frutto nella carità per la vita del mondo”.
“Parlando poi più propriamente di trasmissione e spiegazione delle verità rivelate e cogliendo il valore delle loro dinamiche e delle linee seguite, - aggiunge - ci si è accorti della necessità di conoscere e valorizzare l’apporto dei Padri, soprattutto nell’ambito più proprio della teologia patristica accompagnato dalla patrologia, sua consociata in ambito storico e letterario”.
E’ questo, in sintesi l’argomento del volume che la casa editrice catanzarese ha inserito nella collana “Quaderni di Vivarium”, diretta da don Vincenzo Lopasso.
Inoltre, l’autore approfondisce non solo ciò che i Padri hanno detto, ma come si sono collocati all’interno delle loro culture e come hanno interagito con esse. “Essi - afferma De Simone - non solo sono i testimoni privilegiati della Tradizione, ma sono stati coloro che “hanno iniziato la grande opera della inculturazione cristiana”, come si suole chiamarla oggi. Sono diventati l’esempio d’un incontro fecondo tra fede e cultura, tra fede e ragione, rimanendo una guida per la Chiesa di tutti i tempi, impegnata a predicare il Vangelo a uomini di culture diverse e a operare in mezzo ad esse”.
Chiaramente, come per la Scrittura, anche per i Padri non si tratta di usare i testi patristici come “prove” o brani slegati dal contesto letterario e storico, senza penetrare il contesto in cui sono vissuti i Padri.
“In teologia sistematica, - sottolineae De Simone - come in teologia morale, soprattutto dopo la svolta data dal Concilio Vaticano II, si parte dal dato biblico e, attraverso la mediazione patristica, si giunge alla riflessione teologica”.
“Sono lieto di poter riconoscere nell’opera di don Giuseppe De Simone e nella comunità di studio del «S. Pio X», - aggiunge Monsignor Domenico Graziani - il pathos autentico, le utopie condivise (sia pure come “linee divise” e come “liminalità”), e nei docenti e negli studenti ben orientati, così che posso augurare anche nelle nostre Chiese quel vigore di trasmissione e di spiegazione dell’esperienza cristiana che i Padri vissero nelle loro comunità ecclesiali”.
Presbitero della diocesi di Rossano-Cariati, dottore in Teologia dommatica e Filosofia, Giuseppe De Simone è professore straordinario di Teologia patristica nell’Istituto Teologico Calabro di Catanzaro e docente invitato di Sacramentaria speciale nello Studio teologico cosentino.
Ha pubblicato diversi articoli di natura teologica e patristica su “Vivarium” e altre riviste specializzate. Tra le altre sue opere ricordiamo “Cassiodoro e l’“Expositio Psalmorum” e “La miseria del ricco. Esegesi biblica e pensiero sociale nella Storia di Nabot di Ambrogio”.

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