mercoledì 24 settembre 2008

UNIVERSITA’ MAGNA GRAECIA, CONVEGNO SU “INFEZIONE DA HBV”

Promosso dalla sezione calabrese della SIMIT, presieduta dal Prof. Vincenzo Guadagnino.
di Andrea Ursini

Per le infezioni da HBV comincia una nuova era? A questa domanda risponderanno illustri infettivologi e docenti universitari nel corso di un qualificato convegno scientifico a carattere nazionale, promosso dalla sezione calabrese della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT), presieduta dal professor Vincenzo Guadagnino, Direttore della Cattedra di Malattie Infettive dell’Università Magna Graecia; convegno che si terrà il prossimo 27 settembre, a partire dalle ore 9,30, presso il Campus di Germaneto (Catanzaro).
Aperto ad infettivologi, gastroenterologi, biologi, medici di medicina interna e di medicina generale, il convegno si avvale del patrocinio dell’Università, Cattedra di Medicina Sperimentale e Clinica “Gaetano Salvatore”, dell’Azienda Ospedaliera Mater Domini, dell’Ordine dei Medici della Provincia di Catanzaro, del Gruppo Epatologico Calabro-Siciliano e del contributo educazionale di Novartis.
Per eventuali informazioni è possibile contattare la segreteria scientifica ed in particolare le dottoresse Orietta Staltari, Chiara Dell’Isola, Sonia Greco e Ileana Mazza, del Dipartimento di Malattie Infettive.
Dopo il saluto alle autorità del professor Vincenzo Guadagnino e del Magnifico Rettore, professor Francesco Saverio Costanzo, aprirà la discussione scientifica il dottor Tommaso Stroffolini, dirigente dell’Unità Operativa Complessa di Gastroenterologia dell’Ospedale San Giacomo di Roma, che relazionerà sul tema “L’epidemiologia dell’epatite B: modifiche temporali”.
Seguiranno nell’ordine: il professor Giovanni Raimondo, Ordinario di Medicina Interna all’Università di Messina (Il sommerso epidemiologico); il dottor Giuseppe Foti, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliera “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria (La storia naturale); il professor Giovanni Battista Gaeta, Ordinario di Malattie Infettive presso la II Università di Napoli, (La terapia dell’epatite cronica B); la professoressa Teresa Santantonio, Associato di Malattie Infettive all’Università di Foggia (Resistenza alla terapia antivirale) e il professor Sandro Vento, direttore dell’U.O.C. di Malattie Infettive del Presidio Ospedaliero “Annunziata” di Cosenza (La gestione preventiva e terapeutica dell’infezione da HBV nel paziente oncologico ed immuno compromesso).
Presiederà i lavori di questa prima sessione il professor Giovambattista De Sarro, preside della Facoltà di Medicina e Direttore della Scuola di Specializzazione in Farmacologia Medica.
Modereranno il dibattito Nicola Bertuccio, direttore dell’U.O.C. di Malattie Infettive dell’Ospedale di Vibo Valentia e Antonio Petronio, direttore dell’U.O.C. di Malattie Infettive dell’Asp di Catanzaro.
La seconda sessione, presieduta dal prof. Vincenzo Guadagnino e moderata dal dottor Luigi Terra (direttore dell’U.O.C. di Malattie Infettive dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Crotone) e dal prof. Bruno Cacopardo (direttore della Scuola di Specializzazione in Malattie Infettive, Università di Catania), si aprirà alle ore 15,00 con una relazione del professor Carlo Filice (direttore della Scuola di Ecografia IRCCS dell’Università di Pavia) sul tema “L’ecografia e l’elastografia nel paziente con epatite cronica B”.
Con interventi su casi clinici, concluderanno: Arturo Montineri, (dirigente II livello U.O.C. Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliera Ferrarotto di Catania), Antonina Franco (dirigente responsabile U.O.S. Aids, dell’Azienda Ospedaliera Umberto I di Siracusa), Vincenzo Pisani e Benedetto Caroleo (dirigenti presso l’Unità Operativa di Malattie Infettive, Azienda Ospedaliera Mater Domini), Giuseppe Martino (dirigente medico di Malattie infettive, S.S. di Patologia, dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza).
A fine convegno si terrà l’Assemblea annuale dei soci della sezione calabrese della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali con la contestuale nomina del nuovo Consiglio Direttivo.

Stime recenti indicano che le persone infette dal virus dell’epatite B nel mondo sono circa 400 milioni. Per dare le dimensioni del problema basta ricordare che gli infetti da virus dell'epatite C sono meno della metà, mentre i soggetti infetti con il virus HIV, sono intorno ai 40 milioni.
La maggioranza dei soggetti infetti nei paesi dell'Europa Occidentale hanno un'infezione di lunga durata, attualmente sostenuta dal ceppo "mutante sull' "e"" o "e-minus", questo poiché l'introduzione capillare della vaccinazione ha notevolmente ridotto i nuovi casi di infezione. Nei paesi dell'Europa dell'Est, in Asia ed Africa, dove invece la frequenza di nuove infezioni è ancora alta, la maggioranza dei soggetti è infetta dal ceppo selvaggio o wild-type.
La malattia si trasmette principalmente per "via parenterale", per scambio di siringhe infette, contatti con sangue e liquidi infetti, trasfusioni di sangue o emoderivati infetti; per "via parenterale inapparente", ossia tramite l'uso di rasoi e forbici da unghie infetti; per via "sessuale" e, infine, per “transplacentare" e "perinatale", (al neonato da parte di madre infetta).
Il Convegno promosso dalla SIMIT farà il punto sulle più recenti metodologie e sulle nuove indicazioni terapeutiche.

Il prof. Vincenzo Guadagnino

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