CATANZARO - L’attività di promozione dell’Associazione Regionale per la Gestione dei Servizi di Sviluppo Agricolo (Argessa), della Confederazione Italiana Agricoltori della Calabria, continua senza sosta e con ottimi risultati.
Dopo “Fare Agriturismo” (manuale per divulgatori e operatori), giunto alla terza edizione, “Norma fiscali per l’agriturismo”, “Strategie di qualità in agriturismo”, “Doc, Dop, Igp, Igt, made in Calabria”, “La qualità in agricoltura” e “Grano duro”, l’Argessa propone, sempre per i tipi delle Edizioni Ursini di Catanzaro, un altro interessante volume dal titolo “L’olivo, frutto prezioso”, a cura di Rosa Critelli, presidente di “Turismo Verde Calabria” e componente della Presidenza regionale della Cia, destinato ai ragazzi delle scuole elementari e medie.
“Il testo, - commenta Ursini - realizzato a colori con illustrazioni originali di Alfredo Piacente, è il risultato di una miriade di attività didattiche realizzate dall’autrice in molte scuole della provincia, con la piena condivisione di dirigenti e insegnanti”.
L’importanza dell’olivicoltura e dell’olio d’oliva in Calabria non è sufficientemente riconosciuta e divulgata.
“Non si tratta soltanto di prendere atto del peso della filiera olivicolo-olearia per l’economia locale, - spiega Enzo Perri, direttore del Centro di ricerca per l’olivicoltura e l’industria olearia del CRA - ma di riconoscere il valore storico, culturale, sociale, ambientale e paesaggistico che questa coltura riveste per la nostra terra. Seconda regione olivicola Italiana, la Calabria è da millenni habitat privilegiato dell’olivo e non si può escludere che sia essa la vera patria della specie, considerati i risultati di recenti studi filogenetici basati sulla variabilità genetica valutata mediante l’analisi del polimorfismo del DNA”.
“Comunque sia, - aggiunge Perri - i frutti dell’olivo e dell’oleaster erano raccolti e lavorati per la produzione del prezioso olio sin dalla media età del bronzo, come testimoniano i dolii delle popolazioni enotrie ritrovati nel corso degli scavi in località Broglio di Trebisacce (CS), risalenti al XVII avanti Cristo. Più recentemente, non fu un caso che nel 1889 il Ministero dell’Agricoltura istituì a Palmi il Regio Frantoio Sperimentale e che, successivamente, nel 1967, fu istituito l’Istituto Sperimentale per l’Olivicoltura a Cosenza. Ancor più recentemente, la Calabria ha avuto l’onore di “tirare le fila” della ricerca scientifica lungo l’intera filiera grazie alla istituzione del Centro di ricerca”.
Il libro di Rosa Critelli, primo del genere nella nostra regione, è un’opera di consultazione immediata, ricca di illustrazioni, foto e figure che attraggono per la loro bellezza. Un testo semplice, essenziale, ma rigoroso, adatto per gli studenti ed i giovani che sono così orientati e facilitati verso un ulteriore approfondimento di questa importante risorsa dell’economia regionale.
Dopo “Fare Agriturismo” (manuale per divulgatori e operatori), giunto alla terza edizione, “Norma fiscali per l’agriturismo”, “Strategie di qualità in agriturismo”, “Doc, Dop, Igp, Igt, made in Calabria”, “La qualità in agricoltura” e “Grano duro”, l’Argessa propone, sempre per i tipi delle Edizioni Ursini di Catanzaro, un altro interessante volume dal titolo “L’olivo, frutto prezioso”, a cura di Rosa Critelli, presidente di “Turismo Verde Calabria” e componente della Presidenza regionale della Cia, destinato ai ragazzi delle scuole elementari e medie.
“Il testo, - commenta Ursini - realizzato a colori con illustrazioni originali di Alfredo Piacente, è il risultato di una miriade di attività didattiche realizzate dall’autrice in molte scuole della provincia, con la piena condivisione di dirigenti e insegnanti”.
L’importanza dell’olivicoltura e dell’olio d’oliva in Calabria non è sufficientemente riconosciuta e divulgata.
“Non si tratta soltanto di prendere atto del peso della filiera olivicolo-olearia per l’economia locale, - spiega Enzo Perri, direttore del Centro di ricerca per l’olivicoltura e l’industria olearia del CRA - ma di riconoscere il valore storico, culturale, sociale, ambientale e paesaggistico che questa coltura riveste per la nostra terra. Seconda regione olivicola Italiana, la Calabria è da millenni habitat privilegiato dell’olivo e non si può escludere che sia essa la vera patria della specie, considerati i risultati di recenti studi filogenetici basati sulla variabilità genetica valutata mediante l’analisi del polimorfismo del DNA”.
“Comunque sia, - aggiunge Perri - i frutti dell’olivo e dell’oleaster erano raccolti e lavorati per la produzione del prezioso olio sin dalla media età del bronzo, come testimoniano i dolii delle popolazioni enotrie ritrovati nel corso degli scavi in località Broglio di Trebisacce (CS), risalenti al XVII avanti Cristo. Più recentemente, non fu un caso che nel 1889 il Ministero dell’Agricoltura istituì a Palmi il Regio Frantoio Sperimentale e che, successivamente, nel 1967, fu istituito l’Istituto Sperimentale per l’Olivicoltura a Cosenza. Ancor più recentemente, la Calabria ha avuto l’onore di “tirare le fila” della ricerca scientifica lungo l’intera filiera grazie alla istituzione del Centro di ricerca”.
Il libro di Rosa Critelli, primo del genere nella nostra regione, è un’opera di consultazione immediata, ricca di illustrazioni, foto e figure che attraggono per la loro bellezza. Un testo semplice, essenziale, ma rigoroso, adatto per gli studenti ed i giovani che sono così orientati e facilitati verso un ulteriore approfondimento di questa importante risorsa dell’economia regionale.
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