CATNAZARO - Un’altra qualificata pubblicazione si è aggiunta in questi giorni ai tanti volumi sulla storia di Catanzaro pubblicati dalle Edizioni Ursini. Trattasi di “Pagine dell’Ottocento catanzarese” di Francesca Rizzari Gregorace che la casa editrice catanzarese ha inserito in “Galassie”: collana che accoglie libri di storia e letteratura locale e del Mezzogiorno.
“E’ il periodo della Storia d’Italia tumultuosa e rivoluzionaria e, di questi momenti travagliati e febbrili, - spiega Francesca Rizzari Gregorace - la città di Catanzaro vive con l’intensità dello spirito di cambiamento. Il Risorgimento rende protagonisti molti nostri concittadini e sono vivi gli esempi di resistenza e di coraggio dettati dalla veemenza di autentici sentimenti”.
“In queste pagine - aggiunge l’autrice - ho voluto fissare le storie che mi raccontava mia nonna Giuditta e che poi ho riscontrato vere nei miei studi di approfondimento”.
Nel volume emerge la storia della famiglia Manfredi, di patrioti e di intellettuali, dal capostipite avvocato Giuseppe, soldato napoleonico e difensore dei martiri del ’23 catanzarese, ai figli: Cesare, che ebbe l’onore d’issare la bandiera tricolore all’arrivo dei garibaldini; Ottavia maritata col marchese generale Pallavicini venuto a debellare il brigantaggio; Michele, ingegnere capo dell’Ufficio Tecnico Comunale al quale dobbiamo il Piano regolatore unico e completo.
L’opera offre una suggestiva presentazione della società del tempo evocando spunti reali di vita quotidiana basata su convivenze tra le varie classi sociali. Lineare nella trattazione, è condotta con efficacia di stile.
“Gli avvenimenti storici proposti da Francesca Rizzari - aggiunge l’editore Vincenzo Ursini - sono molto interessanti perché inediti e quasi del tutto dimenticati”.
Non mancano modi di dire, canzoni popolari, filastrocche e fiabe ambientate in determinati spazi urbani e ispirate a fenomeni sociali.
Nata a Catanzaro il 17 agosto 1945, allieva di Carlo Salinari, Edoardo Sanguineti e Gabriele De Rosa, Francesca Rizzari si è laureata in Lettere con la discussione della Tesi: «Mattia Preti, il Cavaliere Calabrese interprete del Seicento», relatore chiarissimo professore Filiberto Menna.
Appassionata di Storia e di Storia dell’Arte, ha insegnato per un quarantennio nei vari tipi di scuola media e si è dedicata alla stesura e alla realizzazione di progetti di approfondimento relativi al territorio.
Fa parte dell’associazione culturale: «Calabria: storia, leggende, favole» in qualità di autrice di testi teatrali portati con successo sul palcoscenico.
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