Corrado Alvaro – 1943
“Vedo tutte le sere un fenomeno commovente. Un redattore politico, costretto per anni a non esprimere il suo pensiero, ridotto a prendere il tono dal foglietto di velina con gli ordini di servizio per la stampa, mi porta la sua nota, che ha incarico di scrivere, come se aspettasse il giudizio di un pedagogo, con lo stesso atteggiamento di tanti anni servili; mi dà uno struggimento come a vedere una bella immagine quasi divisa, oltraggiata e imbrattata. E’ intelligente, ha cultura, ha opinioni, è uno scrittore politico di prim’ordine. Gli lodo quello che fa, ed egli mi guarda stupito con un sorriso di compiacimento in cui ritrova un lampo dell’orgoglio dell’intelligenza e la gioia di essere se stesso. Si conquista tutti i giorni una personalità smarrita”.
Corrado Alvaro, Quasi una vita, Bompiani, Milano 1994, p.301
“Vedo tutte le sere un fenomeno commovente. Un redattore politico, costretto per anni a non esprimere il suo pensiero, ridotto a prendere il tono dal foglietto di velina con gli ordini di servizio per la stampa, mi porta la sua nota, che ha incarico di scrivere, come se aspettasse il giudizio di un pedagogo, con lo stesso atteggiamento di tanti anni servili; mi dà uno struggimento come a vedere una bella immagine quasi divisa, oltraggiata e imbrattata. E’ intelligente, ha cultura, ha opinioni, è uno scrittore politico di prim’ordine. Gli lodo quello che fa, ed egli mi guarda stupito con un sorriso di compiacimento in cui ritrova un lampo dell’orgoglio dell’intelligenza e la gioia di essere se stesso. Si conquista tutti i giorni una personalità smarrita”.
Corrado Alvaro, Quasi una vita, Bompiani, Milano 1994, p.301
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