martedì 20 gennaio 2009

“IL MONDO AL FEMMINILE NELLE VARIAE DI CASSIODORO”

Il libro della catanzarese Rossana Cosco sarà presentato a Cosenza

CATANZARO – “Il mondo al femminile nelle Variae di Cassiodoro” è il titolo del volume della scrittrice catanzarese Rossana Cosco, pubblicato di recente dalle Edizioni Ursini, che sarà presentato nel Salone di rappresentanza del comune di Cosenza, giovedì 22 gennaio, alle ore 17.
All’iniziativa, promossa dall’amministrazione comunale di Cosenza, in collaborazione con le Associazioni “Mediterranei d’Europa” e “Bene Comune”, con l’autrice e l’editore, saranno presenti illustri esponenti del mondo politico e culturale cosentino.
Porgeranno il saluto il Sindaco Salvatore Perugini e Michele Chiodo, della Biblioteca Civica. Introdurrà l’Assessore alla Cultura, Salvatore Dionesalvi.
Relazioneranno: Filomena Falsetta, presidente dell’Associazione Bene Comune Calabria, Maddalena Arnoni, presidente del Centro Italiano Femminile di Cosenza, e Stella Fagiani, docente.
Gli interventi saranno coordinati dalla giornalista Rosalba Baldino.
Nel corso della manifestazione saranno proiettate immagini di Amalasunta, Teodora ed altre illustri donne dell’antichità, tra cui alcune calabresi.
Nata a Catanzaro nel 1975, conclusi gli studi secondari presso il cittadino liceo classico “P. Galluppi”, Rossana Cosco si iscrive alla Facoltà di Lettere e Filosofia presso l’Università della Calabria, conseguendo la laurea in Lettere classiche con indirizzo archeologico.
Col volume edito da Ursini l'autrice ha inteso pervenire ad un ordinato reticolo concettuale di quelli che si possono ritenere i più significativi temi, problemi e possibilità di riflessione, relative ad un rilevante capitolo contemplato nelle Variae di Cassiodoro Senatore: le donne.
“Il libro - spiega l’autrice – mette in rilievo un ordinato reticolo concettuale di quelli che si possono ritenere i più significativi temi e problemi relativi ad un rilevante capitolo contemplato nelle Variae di Cassiodoro Senatore: le donne. L’indagine muove dalla curiosità culturale suscitata dall’accostarsi ad un mondo, contiguo geograficamente al nostro e, contemporaneamente, a noi lontano per cultura, sensibilità e prospettiva storica”.
L’intento del Cassiodoro delle Variae non è certamente quello di “parlare” delle donne, ma di presentare il rapporto tra il mondo barbarico e le ultime propaggini della civiltà romana.
“Pur consapevoli di ciò, - aggiunge Rossana Cosco - si è preferito esperire un’analisi su una dimensione fino ad oggi quasi completamente trascurata: Cassiodoro è stato sempre studiato principalmente come retore; suscita, però, un certo fascino l’idea di scoprirne una dimensione desueta. Il lavoro si apre con un capitolo dedicato alla figura di Amalasunta. E’ fatto particolare riferimento al suo ruolo di regina gotica, che la caratterizza, delineandone, nel contempo, un profilo fondato sulle suggestioni offerte dalle Variae e da altre fonti di cui disponiamo. Segue un capitolo dedicato all’elaborazione di un profilo su Teodora, imperatrice di Bisanzio. Si tiene conto della presenza del personaggio nelle Variae, ma si ricorre, inevitabilmente, anche ad altre fonti e a diversi studi. Si concede, quindi, particolare attenzione alla realtà multiforme attraverso la quale, con il filtro delle Variae, si declina la presenza femminile nel contesto della civiltà gotica, con l’intento di realizzare una sintesi ideale capace di restituirci un’immagine della donna sufficientemente chiara”.
Sebbene la sua stessa natura abbia imposto dei limiti tematici, sicuramente volti alla semplificazione della complessità dell’ oggetto di analisi, l’opera rappresenta un’occasione per una virtuale “saldatura” tra la civiltà cassiodorea e quella contemporanea.

VEDI ANCHE:

Cassiodoro nel monastero di Vivarium
 - dal Codex Amiantinus -

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