sabato 10 gennaio 2009

USURA: CONFINDUSTRIA CALABRIA IN GIUDIZIO CONTRO BANCHE

I calabresi sono costretti a pagare il denaro quasi al doppio di tutte le altre realtà nazionali.
Finalmente qualcosa si muove...

(AGI) - REGGIO CALABRIA, 8 gennaio - Nel processo di domani, a carico dei vertici delle maggiori banche italiane, accusate di usura, che inizierà domani (9 gennaio, nota del blogger) davanti alla Corte di Appello di Reggio Calabria, sarà presente anche Confindustria Calabria, con il suo presidente Umberto De Rose. A sostenere le ragioni della Confindustria sarà l’avvocato Giacomo Saccomanno, del Foro di Palmi, esperto in materia bancaria.
“L’Associazione degli Industriali - si legge in una nota del legale - ha più volte lamentato il trattamento diverso e peggiorativo delle banche nei rapporti con i calabresi, che sono costretti a pagare il denaro quasi al doppio di tutte le altre realtà nazionali. Una situazione intollerabile che ha portato, oggi, alla decisione dei vertici di Confindustria a chiedere di poter partecipare al procedimento in corso, che vede primo attore il Gruppo De Masi, ma che interessa tutti gli imprenditori ed i cittadini calabresi. Nell’atto di costituzione di parte civile e di intervento, vengono indicate le ragioni della richiesta.
“In primo luogo - si fa rilevare - la impossibilità di fare impresa in Calabria, se il denaro viene pagato il doppio rispetto agli altri territori, e, quindi, il diritto della Confindustria di tutelare i propri iscritti, penalizzati dal comportamento illecito del sistema bancario”.
In secondo luogo, “la cultura di base della Associazione che impone un’azione forte e penetrante verso la legalità più piena e, quindi, conseguentemente un contrasto reale e concreto a tutte le illegalità diffuse. Anzi, nell’atto di costituzione il difensore di Confindustria, collega l’azione illegale delle banche alla mancata crescita e sviluppo della regione, precisando che, dagli ultimi studi ed indagini giudiziarie, è emerso che la criminalità organizzata cerca proprio le aziende in crisi per poter riciclare il proprio denaro, immettendolo in un circuito virtuoso e consentendo la ripulitura di questo. Un fatto gravissimo che è stato più volte denunciato e che deve essere tenuto ben presente quale fattore drogante della stessa economia. In tale contesto, pertanto, la condotta usuraria, accertata dal Tribunale di Palmi, è elemento gravissimo che, con tutti gli altri elementi negativi del territorio, impedisce il cambiamento e lo sviluppo della regione. Quindi, un fatto prettamente giudiziario per il reato di usura, ma, certamente, un fatto sociale ed economico che non può oltre essere tollerato o sopportato. L’iniziativa della Confindustria - conclude la nota - è, certamente, coraggiosa, trattandosi di un processo in corso e difficile, ma, sicuramente, indipendentemente dall’esito, dimostra la volontà della associazione di stare accanto ai propri soci ed alla Calabria tutta”.

Il peso dei debiti

1 commento:

Milton ha detto...

É vero! Il sabato fare per l'uomo. (Meu italiano é péssimo). O sábado foi feito para o homem e não o contrário!
Um final de semana abençoado para você e os seus!

Abraços!!

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