Ieri, la seconda giornata del Forum Sociale Mondiale in corso a Belem, è stata completamente dedicata ai 500 anni di resistenza, realizzazioni e prospettive afro-indigene e popolari. Nella Giornata Pan-Amazonica, organizzata in parallelo rispetto al quinto Social Forum Pan-Amazonico, popoli e movimenti di tutta l'Amazzonia hanno lanciato nuove alleanze mondiali utilizzando, tra l'altro, i metodi tradizionalmente propri del Forum sociale Pan-amazzonico come la ''mistica'', e cioè delle attività di convergenza multiculturale ed ecumenica. Questa decisione del Comitato internazionale ha materializzato il desiderio di rendere il WSF 2009 uno spazio dove tutti i movimenti panamazzonici potessero assumere un proprio volto e una propria voce.
Questa del 2009 sarà la più grande mobilitazione indigena nella storia del Forum Sociale Mondiale. A Belem sono arrivati alla spicciolata, tra aerei e carovane via fiume e via jeep trans-frontaliere, più di 3 mila indios di tutto il mondo, che discuteranno la loro realtà quotidiana chiedendo il sostegno di tutta l'umanità per lanciare una campagna in difesa del pianeta. Circa il 27% del Rio delle Amazzoni, condiviso da nove Paesi della regione Pan Amazonica, è occupato da territori indigeni e il 10% di tutta la popolazione dell'America Latina, 44 milioni di persone, è composto da 522 popoli tradizionali di etnie diverse. Bambini e adulti sono protagonisti di una lotta di resistenza e di una sofferenza per i danni irreversibili causati dall'espansione delle attività delle imprese multinazionali - l'estrazione, il petrolio, l'energia idroelettrica, il legname, la soia, tra gli altri - a danno delle comunità indigene. (Asca)
nono Forum Sociale Mondiale a Belem,
nel Brasile amazzonico (Foto Enrico Bigli)
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