DOMENICA 25 GENNAIO ORE 17.30
VILLA ZERBI
REGGIO CALABRIA
Nell’ambito della mostra
“CENT’ANNI DAL TERREMOTO DI REGGIO E MESSINA”
Città del Sole Edizioni
presenta
“Sulle tracce letterarie del sisma”
VILLA ZERBI
REGGIO CALABRIA
Nell’ambito della mostra
“CENT’ANNI DAL TERREMOTO DI REGGIO E MESSINA”
Città del Sole Edizioni
presenta
“Sulle tracce letterarie del sisma”
Domenica 25 gennaio alle ore 17.30, in occasione della chiusura della Mostra “Cent’anni dal Terremoto di Reggio e Messina”, a Villa Zerbi si terrà l’incontro dal titolo “Sulle tracce letterarie del sisma” che illustrerà l’attività portata avanti dalla casa editrice Città del Sole Edizioni per ricordare il sisma del 1908. Inserito nel fitto calendario di eventi proposti dall’Amministrazione comunale e da varie istituzioni reggine in memoria della tragedia di un secolo fa, l’incontro si propone di presentare al pubblico alcune importanti pubblicazioni apparse in questi ultimi mesi.
L’incontro vedrà la presenza dell’Assessore ai Beni Culturali e Grandi Eventi del Comune di Reggio Calabria, Antonella Freno, della Prof.ssa Marisa Cagliostro, curatrice della mostra, e dell’editore Franco Arcidiaco.
Interverranno, inoltre, gli autori dei volumi: il Prof. Giuseppe Pracanica e la prof.ssa Rosa Maria Palermo, curatore e traduttrice del libro Le terre infrante, cronaca del giornalista francese del tempo Jean Carrère che restituisce con straordinaria vividezza la descrizione di quei momenti tragici; il prof. Antonino Meduri, autore del libro Cosa giusta non è, raccolta di immagini dalle cartoline dell’epoca che raccontano la Reggio pre-terremoto e la distruzione della città seguita al 28 dicembre 1908; la prof.ssa Isabella Loschiavo Prete, autrice de Il terremoto del 1908 nel circondario di Palmi, analisi storica dei danni provocati nella zona della Piana di Gioia Tauro; infine, Domenico Loddo, autore dell’unico testo teatrale pubblicato sul terremoto dello Stretto, Frammenti tellurici,
Da quest’ultimo è già stata tratta la rappresentazione di teatro e video “1908, ore 5,20 Terremoto” della compagnia Officine Joniche delle Arti, per la regia di Americo Melchionda e la partecipazione degli attori Maria Milasi, Kristina Mravcova, Americo Melchionda, Alessio Praticò, già andato in scena con straordinario successo lo scorso dicembre a Reggio Calabria nell’ambito della rassegna “Calabria Palcoscenico”.
Alla fine dell’incontro la compagnia interpreterà alcuni brani scelti dallo spettacolo, dando vita a un momento di intense emozioni che faranno rivivere in modo unico il terribile dramma che cento anni fa falcidiò 80.000 vittime, piegando le due città gemelle dello Stretto.
L’incontro vedrà la presenza dell’Assessore ai Beni Culturali e Grandi Eventi del Comune di Reggio Calabria, Antonella Freno, della Prof.ssa Marisa Cagliostro, curatrice della mostra, e dell’editore Franco Arcidiaco.
Interverranno, inoltre, gli autori dei volumi: il Prof. Giuseppe Pracanica e la prof.ssa Rosa Maria Palermo, curatore e traduttrice del libro Le terre infrante, cronaca del giornalista francese del tempo Jean Carrère che restituisce con straordinaria vividezza la descrizione di quei momenti tragici; il prof. Antonino Meduri, autore del libro Cosa giusta non è, raccolta di immagini dalle cartoline dell’epoca che raccontano la Reggio pre-terremoto e la distruzione della città seguita al 28 dicembre 1908; la prof.ssa Isabella Loschiavo Prete, autrice de Il terremoto del 1908 nel circondario di Palmi, analisi storica dei danni provocati nella zona della Piana di Gioia Tauro; infine, Domenico Loddo, autore dell’unico testo teatrale pubblicato sul terremoto dello Stretto, Frammenti tellurici,
Da quest’ultimo è già stata tratta la rappresentazione di teatro e video “1908, ore 5,20 Terremoto” della compagnia Officine Joniche delle Arti, per la regia di Americo Melchionda e la partecipazione degli attori Maria Milasi, Kristina Mravcova, Americo Melchionda, Alessio Praticò, già andato in scena con straordinario successo lo scorso dicembre a Reggio Calabria nell’ambito della rassegna “Calabria Palcoscenico”.
Alla fine dell’incontro la compagnia interpreterà alcuni brani scelti dallo spettacolo, dando vita a un momento di intense emozioni che faranno rivivere in modo unico il terribile dramma che cento anni fa falcidiò 80.000 vittime, piegando le due città gemelle dello Stretto.
Si curva nelle sue viscere per trenta secondi, gemendo nell’acqua del mare che si issa verso l’alto come una mobile montagna bianca, schizzando di sé il cielo fino a mischiarsi tra le nuvole. La massa liquida grida urtandosi caotica nel suo furore, avanzando verticale contro le rive. Cade come piombo su chi scappa e chi ancora dorme ignaro, assassina salmastra bramosa di morte.
Naufragio di terre.
Invade la vita stessa, predandola senza una ragione in ogni sua forma, devastandola di ogni contenuto.
Poi, sazia, ritira le sue molecole sporche di sangue trascinandole nel suo bacino naturale, e dopo qualche altro sussulto quasi s’addormenta, mentre l’alba illumina fredda il massacro.
Ventotto Dicembre Millenovecentootto, il tempo si ferma alle cinque e venti antimeridiane, il mondo si sveglia contando ottantasettemila morti.
FRAMMENTI TELLURICI, Domenico Loddo (Città del Sole Edizioni, 2008, p. 17).
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