domenica 4 gennaio 2009

BIAGIO AUTIERI E L'INSOLITA RUMBA

Biagio Autieri è nato a Cosenza. Vive a Milano, dove lavora come educatore di strada. Attivista sociale, mediatore culturale, giramondo, narratore di vite vissute e non, utopista... a difesa dei diritti umani.
L'insolita rumba (ISBN edizioni) è il suo primo romanzo. Ha pubblicato Racconti mediterranei, le inimmaginabili e tristi vicende di personaggi dimenticati, e articoli e brevi racconti sul disagio psichiatrico e sociale. Nel 1992, ha ricevuto il premio "Autore cercasi" per il racconto Annichilita.

Recensione di Laura Za

Biagio Autieri si conferma con L’insolita rumba un Autore utopico per eccellenza.
“Racconta storie” per natura, indole, passione. Non stupisce che scriva un bel romanzo, ma che non rinunci a dare voce ai più deboli, agli emarginati a chi normalmente ha poche possibilità di riscattarsi nella vita. La forza dell’utopia è credere fortemente nel cambiamento. Non è quindi necessario inventare un soggetto per un bel romanzo, nell’Insolita rumba è tutto drammaticamente vero, uno spaccato della periferia di Milano che visto sui giornali e nelle cronache non ha possibilità di redenzione, ma, più facilmente, di rimozione. I protagonisti del "racconto neomelodico", Totò, Ciccio, Fredo, Samir e Bistecca stesso, potrebbero davvero essere figli nostri. Basterebbe conoscerli e ascoltarli affinchè anche loro sappiano di esistere e appartenerci….­ Credere al cambiamento è fondamentale per questi figli, per l’Autore e per il lettore che non è esente da questo contagioso processo… Se lo fanno “loro” che “non hanno niente da perdere”, a noi può costare di più?
Scegliere con consapevolezza di credere e operare il cambiamento può essere uno stile di vita che non comporta rischi, ma, in modo mirato, può contribuire a migliorare la qualità di vita di molte persone, della comunità, quindi del mondo in cui viviamo. Si può essere artefici di un mondo migliore utilizzando al meglio il contributo di ognuno,indistintamente, ma insieme!

3 commenti:

biagio ha detto...

voglio ringraziarvi per cio che avete scritto sul mio romanzo, ma soprattutto mi piacerebbe sapere se Laura Za autrice della recensione, è la stessa dolce amica con la quale ho lavorato in una comunita psichiatrica del Paolo Pini di milano.... tanti anni fa...

Anonimo ha detto...

...sì, sono io! Ciao! Proprio perchè mi conosci, sai che non avrei mai sposato questa causa se non mi appartenesse anche un pochino... - appunto, ex colleghi del Paolo Pini - Sono rimasta piacevolmente colpita dalla telefonata ricevuta pochi giorni fa: "sono nel reparto libreria di un grande magazzino, non ti immagini chi è l'autore di questo romanzo che ho in mano"... Svelato l'arcano, ho letto il libro in poche ore e sono stati tanti i pensieri legati a "UTOPIE CALABRESI". Intanto, come anche sottolineato nella recensione, credere nel cambiamento è motore immobile dell'utopia.
Appartenendo io stessa alla categoria "educatori" CREDO SIA ABBASTANZA UTOPICO riuscire a realizzare ciò che tu hai fatto con "L'insolita rumba"! Ancora più incredibile è pensare quanti ragazzi, educatori, addetti a "tutti i lavori", amanti della lettura, possano beneficiare di questo "panorama insolito a ritmo di una insolita rumba"!!! Sappiamo bene che per attivare dei cambiamenti bisogna avere valide motivazioni. Il riscatto del singolo qualche volta è un beneficio per tutti, altre volte il bene comune può essere una realizzazione del singolo... Per questo mi sono prodigata a scrivere la recensione. Credo che sia un romanzo "socialmente utile", oltre che piacevole pur nella sua drammaticità.
Invito ogni lettore a farsi trascinare. Ancora complimenti!

"UTOPIE CALABRESI" ti ospiterà volentieri ogni volta che vorrai utilizzare questo spazio di... libero pensiero!
Laura

biagio ha detto...

Ciao Laura è davvero un piacere immenso ritrovarti e sono felice che il mio romanzo ti sia piaciuto.Mi piacerebbe capire come intervenire , se avrò cose da dire, su "utopie calabresi".... Se ti va e hai tempo Martedi 13 gennaio presenterò "l'insolita rumba" nello spazio shake di viale Bligny..nn ricordo il numero... alle h21. SArebbe davvero "utopico" potersi salutare e rivedere
..ti aspetto.Se ti va dall'anno scorso ho un blog, l'ho aperto prima di un lungo viaggio che ho fatto in Palestina, terra che in questi giorni , martoriata dalla assurda guerra, è tornata agli "onori" della cronaca. Se ti va di leggere devi digitare:Skalo.splinder.com Apresto spero.

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