martedì 28 ottobre 2008

DON FRANCESCO LAUGELLI, "MILLE CERINI PER UN SIGARO - LA CULTURA NELLA STORIA"

Presentato a Squillace il volume postumo dell'indimenticabile don Ciccio, straordinaria figura di uomo, maestro, sacerdote, intellettuale.

di Salvatore Taverniti
 
SQUILLACE - “Mille cerini per un sigaro (la cultura nella storia)” è il titolo del volume di don Francesco Laugelli, pubblicato postumo dal nipote Lelè Laugelli e presentato il 26 ottobre a Squillace, dove il sacerdote amaronese fu parroco e visse gran parte della sua vita. “Una miriade di persone – ha detto in apertura il sindaco Guido Rhodio – si formarono sotto la guida sacerdotale, intellettuale e umana di don Ciccio. Egli fu un intellettuale di grande spirito critico. Ora finalmente vede la luce uno zibaldone che comprende diversi suoi pensieri e che ci restituisce ‘un prete inquieto e inquietante’, come lui stesso dice, ‘bisognoso della misericordia di Dio’”. Nell’introduzione, il nipote del sacerdote scomparso nel 1996, Lelè Laugelli ha inteso soprattutto demolire le calunnie secondo le quali don Ciccio sarebbe stato l’autore della cosiddetta “Farseide”, che gettava fango sul vescovo Armando Fares; “una diffamazione – ha detto – contro cui ho lottato per oltre vent’anni”. E a ribadire il “no” alle accuse contro don Ciccio è stato don Emidio Commodaro, docente dell’Istituto teologico di Catanzaro. Commentando alcuni sonetti letti in sala da Floro Caccia e da M. Giovanna Laugelli, don Commodaro ha spiegato che da uno studio filologico della “Farseide” si comprende bene che don Ciccio non può esserne stato l’autore. “La sua cultura – ha rimarcato - nasce dal verismo e dall’impressionismo: in lui non c’è posto per l’inganno e la doppiezza”. La presentazione del libro è stata affidata a Francesco Pregoni, della Soprintendenza ai Beni artistici e storici di Catanzaro. “E’ una silloge di ponderazioni di don Laugelli – ha osservato Pregoni - spesso appunti o frammenti di considerazioni e valutazioni. Mille sono i ‘cerini’ che spaziano su temi i più variegati: storia filosofia, pedagogia, psicologia, teologia, politica, attualità, costume, morale, religione, cristianesimo. Le sue considerazioni inducono ad approfondire lo studio dell’uomo. Un aspetto ragguardevole del Laugelli è quello del sarcasmo e dell’ironia fino allo sberleffo. Grappoli di un variegato mosaico che costituiscono il primo approccio all’opera di Laugelli, un autore che merita un dibattito più approfondito”. Traendo le conclusioni, l’arcivescovo emerito di Catanzaro-Squillace, mons. Antonio Cantisani, ha definito don Laugelli “uomo dalla cultura poliedrica”. “Il libro – ha aggiunto l’arcivescovo emerito – è una miniera di idee, provocazioni e ponderazioni, che fanno di don Ciccio un uomo dalla cultura spaventosa, innamorato dei libri. Egli ha affermato valori essenziali come la socialità, la democrazia, la libertà. E’ una grazia per me essere stato suo vescovo”.

La presentazione del volume postumo di don Francesco Laugelli a Squillace

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono stato uno dei tanti fortunati allievi di Don Ciccio. Devo assolutamente avere questo libro!! Dove posso trovarlo? Grazie
g.dolce@libero.it

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