Un libro di Carlo Costa e Lorenzo Teodonio (Iacobelli Editore) che racconta la storia di Giorgio Marincola, partigiano "calabrese" dalla pelle scura, nato vicino a Mogadiscio da padre calabrese e madre somala, cresciuto in Calabria, ucciso in Trentino nell’ultima strage nazista in territorio italiano durante la seconda guerra mondiale.
Firenze 9 ottobre 2008 - Nel bel mezzo dell'autunno e nel cuore della città universitaria più famosa d'Italia, parte il Pisa Book Festival la fiera di riferimento per l'editoria indipendente. Grande vetrina delle novità editoriali e luogo privilegiato d'incontro tra gli amanti del mondo del libro, la fiera è un appuntamento da non perdere con i suoi 200 ESPOSITORI in oltre 5,000 mq di spazio espositivo, un fitto programma culturale ricco di oltre 80 INCONTRI sparsi nell'arco di tre giorni, arricchiti da WORKSHOP e SEMINARI, Laboratori per i più piccoli, SPAZIO MOSTRE e ZONA dedicata al FUMETTO. Il tutto visitabile, con INGRESSO GRATUITO, da Venerdì 10 a Domenica 12 ottobre 2008 dalle ore 10 alle 20.
S’intitola “Razza Partigiana” il libro che racconta la storia di Giorgio Marincola, il partigiano dalla pelle scura che lottò fino alla morte per la sua patria, l’Italia. Il volume, di Carlo Costa e Lorenzo Teodonio (Iacobelli Editore), sarà presentato sabato 11 ottobre, ore 15, presso la Sala Rossa nella nuova sede EXPO del Pisa Book Festival.
Interverranno l’on. Valdo Spini, presidente della Fondazione Circolo Rosselli, Isabella e Antar Marincola, alla presentazione saranno presenti anche gli autori.
Il libro racconta la vicenda di un ragazzo nato in Somalia, a pochi chilometri da Mogadiscio da padre calabrese e madre somala, e cresciuto in Calabria con gli zii paterni alla fine degli anni ’30. Ma in quel periodo c’era il fascismo e poi arrivò la guerra. Determinante fu per il giovane Giorgio l’incontro con Pilo Albertelli, suo insegnante di storia e filosofia in seguito trucidato alla Fosse Ardeatine, che istillò nella sua mente e nel suo cuore un forte sentimento di libertà e giustizia che fece di lui l’unico partigiano italo-somalo decorato alla memoria.
Catturato, internato e poi liberato, Giorgio Marincola ha combattuto strenuamente la sua battaglia per la giustizia fino a quella notte fra il 4 e il 5 maggio del 1945 quando il giovane partigiano dalla pelle nera fu ucciso a tradimento dai tedeschi in Trentino, in quella che fu l’ultima strage nazista in territorio italiano durante la seconda guerra mondiale.
In ricordo del suo impegno nella resistenza antifascita oltre alla laurea ad honorem in medicina è arrivata anche la medaglia d’oro al valor militare alla memoria.
Fonte testo: Nove.Firenze.it
Giorgio Marincola
il partigiano più sconosciuto della lotta di liberazione
è morto per la nostra libertà.
Aveva 22 anni, era bellissimo ed era Nero.
E' Medaglia d'Oro della Resistenza con queste motivazioni:
"Giovane studente universitario, subito dopo l'armistizio partecipava alla lotta di liberazione, molto distinguendosi nelle formazioni clandestine romane, per decisione e per capacità. Desideroso di continuare la lotta entrava a far parte di una missione militare e nell'agosto 1944 veniva paracadutato nel Biellese. Rendeva preziosi servizi nel campo organizzativo ed in quello informativo ed in numerosi scontri a fuoco dimostrava ferma decisione e leggendario coraggio, riportando ferite. Caduto in mani nemiche e costretto a parlare per propaganda alla radio, per quanto dovesse aspettarsi rappresaglie estreme, con fermo cuore coglieva occasione per esaltare la fedeltà al legittimo governo. Dopo dura prigionia, liberato da una missione alleata, rifiutava porsi in salvo attraverso la Svizzera e preferiva impugnare le armi insieme ai partigiani trentini. Cadeva da prode in uno scontro con le SS germaniche quando la lotta per la libertà era ormai vittoriosamente conclusa".
Libertà!
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